No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20071228

volentieri pubblichiamo

In libreria “L’impero della camorra – Vita violenta del boss Paolo Di Lauro”

NAPOLI – “L’impero della camorra – Vita violenta del boss Paolo Di Lauro” (Newton Compton Editori, euro 9.90) è la prima, inedita ricostruzione della carriera criminale del famigerato padrino soprannominato Ciruzzo ’o milionario per la sua straordinaria potenza economica. E il perché è presto detto: un’inchiesta della Procura Antimafia di Napoli, infatti, ha accertato che il clan Di Lauro riusciva a guadagnare circa 500mila euro al giorno dalla vendita di migliaia di bustine di droga tra Secondigliano e Scampia, per un incasso annuale di oltre 180 milioni.
Il libro ripercorre l’ascesa di un boss anomalo nel panorama malavitoso campano, più simile ai mafiosi siciliani che ai gangster sanguinari della provincia partenopea: dagli esordi nel mondo del crimine come contabile del vecchio capo-camorra di Secondigliano fino alle inchieste che hanno decimato l’ala militare dell’organizzazione. Mai intercettato al telefono in oltre dieci anni di indagine, di lui si ha una sola fotografia risalente al 1998.

La storia del boss Paolo Di Lauro si intreccia con quella della città di Napoli, dimostrando come le fallimentari politiche abitative e del lavoro abbiano offerto a un manipolo di spregiudicati camorristi la possibilità di occupare militarmente una vasta porzione di territorio e di trasformare i quartieri sub-urbani della terza metropoli d’Italia nel più grande supermarket della droga d’Europa.

Il libro, strutturato a metà tra il romanzo e l’inchiesta giornalistica, è stato scritto dal giornalista napoletano Simone Di Meo, che ha seguito la guerra di camorra di Secondigliano esplosa nel 2004, proprio all’interno della cosca di Paolo Di Lauro, tra il gruppo originario e un manipolo di fedelissimi. Di Meo compare nel best-seller “Gomorra” di Roberto Saviano come autore dello scoop sulla tregua tra il clan Di Lauro e gli scissionisti che ha portato all’interruzione di una faida che ha provocato oltre 70 morti ammazzati in appena quattro mesi.

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