No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070913

teatranti


La diva Julia – di Istvan Szabo 2005

Giudizio sintetico: si può perdere

Londra 1938, Julia Lambert e’ l’attrice di teatro inglese piu’ brava e rispettata; amatissima dal pubblico, suo marito Michael Gosselyn e’ il suo impresario, socio e consigliere. Tutto, meno che amante. I due hanno una vita sociale e sessuale molto libera, ma soprattutto, separata, nonostante si vogliano bene, a modo loro. Julia si invaghisce di Tom, un giovanotto americano che lavora per il marito, suo ammiratore. Tom diventa anche amico di Roger, il figlio di Julia e Michael; infine, Michael intreccia una relazione con Avice Crichton, aspirante attrice e fidanzata di Tom, al momento che, grazie a Julia, nonostante sia al corrente della storia tra Tom e Avice, la giovane entra a far parte della compagnia teatrale del marito. Sovrapposizione tra finzione e realta’ fino al finale scoppiettante, con una scena madre proprio in teatro.
Film ‘’in costume’’ d’epoca in bilico tra la commedia e il sentimentale (ma si sorride piu’ che commuoversi), risulta avere un po’ troppi cambi di direzione nella trama, con situazioni prevedibili e ripetitive. Si risolleva grazie a una bella prova di Annette Benning, e alla scena di cui riferiamo sopra, semi-conclusiva (il cambio di copione in corsa durante la prima del nuovo spettacolo, tutto frutto della sete di rivincita della diva Julia, e delle sue capacita’ recitative) e straordinaria. Come in ‘’Stage Beauty’’, la magia del teatro.

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