No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070311

saturday night at the garden

Giardini di Mirò + Bob Corn, 17/2/2007, Firenze, Auditorium Flog

Comincia Bob Corn, ed è come se non accadesse niente. Le sue canzoni, o quelle di altri, scorrono via senza sussulti. Chitarra e voce, un bel barbone ma niente di scolpito nel marmo. Ballate soffici e spesso sussurrate, vagamente folk.

Soliti orari scandalosi, aggravati dal fatto che sia sabato sera, ed ecco i Giardini. Non li conosco molto, e sono incuriosito dalla prova live. Su disco spesso soporiferi, ma quando attaccano subito con l'opener, anche del disco nuovo, Dividing Opinions, capisco l'amico che mi disse di esserci arrivato passando dai Mogwai. Tutta la musica dove il cantato è solo un sottofondo, una sorta di strumento aggiunto ma non fondamentale, quella dove spesso le chitarre non sono le padrone della scena ma formano il tappeto sonoro portante, porta qui, nei giardini del pittore.

Certo, la presenza scenica non è il loro punto di forza, e il solo Reverberi si sbatte come un matto alla chitarra e alla voce, ma questo in fondo è un po', e chissà perchè, l'attitudine di questo tipo di band che fa questo tipo di musica. Ma il concerto scorre via abbastanza piacevolmente, nonostante una certa uniformità nei temi, risollevata in parte dalla partecipazione di un amico tedesco della band agli ultimi pezzi, dove l'amico prende la chitarra di Reverberi e lui va al rullante aggiunto a supportare le percussioni. Anche lo scambio chitarra-basso lascia, tutto sommato, immutata la sostanza.

Non eccezionali, ma bravi e soprattutto coraggiosi nella scelta, ostica per l'Italia. Forse ci vuole, però, un cambio di marcia.

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