No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070313

hot stuff


Una scomoda verità – di Davis Guggenheim 2007

Giudizio sintetico: documentario molto interessante, da vedere


Al Gore era il candidato alla presidenza degli Stati Uniti d’America dei Democratici, sconfitto sul filo di lana, più o meno lecitamente (vedi Farenheit 9/11 di Michael Moore) dal Repubblicano George W. Bush. Fu anche vice di Clinton, ma ancora prima, convinto ecologista e studioso di ambiente. Dopo la bruciante (non lo nega affatto) sconfitta alle ultime elezioni statunitensi, si è dedicato anima e corpo alla divulgazione di dati e teorie, supportate da una montagna di dati, sul cosiddetto effetto serra che sta portando al famigerato global warming, il riscaldamento del globo terracqueo che, così pare, sta sciogliendo i ghiacci e i ghiacciai, innalzando il livello dei mari, sconvolgendo il clima del pianeta; l’ottica di Gore è quella, dall’alto della sua voce di perdente ma tutto sommato autorevole, di riuscire a creare una coscienza globale a livello mondiale, di sensibilizzare le popolazioni sul fatto che il riscaldamento è reale e si può combattere solo se si agisce tutti insieme, per riuscire a “guarire” il nostro pianeta, ormai gravemente malato.

Guggenheim, poco conosciuto al cinema, anche perché autore di film scarsi quali Gossip, ma molto attivo nei serial tv (E.R., NYPD, ecc.), si mette completamente al servizio di Al Gore, che si rivela un personaggio molto più interessante di quanto avevamo finora immaginato. Pur con qualche ingenuità, pur con molta “americanità”, Gore risulta convincente nella sua “campagna”, traspare la sua onestà e il suo impegno politico militante al servizio, adesso che è fuori dai giochi, davvero dell’umanità. Una serie di dati impressionanti, spiegati e raccontati in maniera semplice e scorrevole, anche se è ovvio che quasi due ore di documentario risultano leggermente pesanti (molto meno di altre cose che abbiamo visto negli ultimi 5 anni, anni nei quali il documentario al cinema ha ripreso vigore), che un po’ mettono a disagio, ma che è bene conoscere. Al Gore è, come detto, convincente e addirittura intimo, quando si lascia andare, con un po’ di retorica, a parentesi personalissime per spiegare la sua nuova spinta, ma alla fine diverte pure.


Se siete anche solo minimamente sensibili sul tema, vi farà piacere visionare questo lavoro. Sui titoli di coda, mentre suona I Need To Wake Up di Melissa Etheridge, canzone che ha vinto l’Oscar nella sua categoria, una serie di consigli spiccioli per cominciare a fare qualcosa, e l’invito a visitare il sito per saperne di più.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non mi dì che esiste la versione italiana!

...me lo sono scaricato e visto coi sottotitoli....per colpa del mio scarso inglese...

..An Inconvenient Truth...

jumbolo ha detto...

al cinema è uscito in versione doppiata. e hanno sottotitolato anche i consigli sui titoli di coda.

Anonimo ha detto...

come hai notato giustamente te c'è forse qualche "americanata" di troppo,ma dati e fatti ci sono e quelli purtroppo rimangono. La visione più che disagio,mi ha procurato ansia, soprattutto nel vedere che di fronte a dati tanto preoccupanti e allarmanti, ancora non sono state prese decisioni DRASTICHE al riguardo.(in italia sono stati fatti piccoli passi:i finanziamenti da parte delle regioni per l'uso di tecnologie che sfruttino risorse ed energie rinnovabili è davvero recente!).
Nei titoli di coda,nel dare piccoli consigli pratici, dice: votate per candidati che hanno preso l'impegno di risolvere davvero questo problema...
Non mi è venuto in mente praticamente nessuno...

jumbolo ha detto...

:)))

Anonimo ha detto...

devo vederlo anche io appena mi capita a tiro