No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20060811

senza parole

Ancora un terribile incidente sul lavoro: 469 morti in 5 mesi

Operaio tagliato in due da lastra di marmo

Stava caricando la lastra in un container diretto a Livorno. Una delle funi si è strappata lasciando cadere il pesante carico

MASSA CARRARA - Andrea Tavarini, 43 anni, è deceduto a Ortonovo venerdì mattina intorno alle 6,30, tagliato in due da una lastra di marmo, durante una fase di carico. L'operaio della Commerciale Graniti intorno alle 6 stava effettuando le operazioni di sgancio funi all'interno del container diretto a Livorno che avrebbe dovuto trasportare le lastre. Una delle funi si è strappata lasciando cadere una lastra che ha tagliato in due l'operaio. Tavarini lascia una compagna incinta di alcuni mesi.

«MORTI BIANCHE»: 469 IN CINQUE MESI - Non più tardi di giovedì il ministro del Lavoro Cesare Damiano, ha reso noto gli ultimi dati disponibili degli incidenti sul lavoro in Italia, elaborati dall'Anmil su fonte Inail, e riferiti ai primi cinque mesi di quest'anno. Il numero delle vittime è di 469 (più dei tre morti al giorno dell'intero 2005), mentre si rileva un aumento di oltre 1.200 denunce di infortuni sul lavoro, che passano da 375.215 dei primi cinque mesi dell'anno scorso ai 376.495, calcolati tra gennaio-maggio 2006. Il ministro ha promesso una svolta: non esclude che già a partire dalla prossima Finanziaria vengano stanziate nuove risorse e decise nuove iniziative per risolvere il problema della sicurezza sul lavoro.

IMPEGNO - «Non si può più rimanere inerti di fronte a una strage che sta assumendo proporzioni inaccettabili per il nostro Paese. Ben venga l'appello del ministro Damiano e l'impegno del ministero del Lavoro», ha commentato il segretario generale del sindacato Ugl, Renata Polverini.
============================

Non so se si è capito, ma a me queste cose mi fanno girare veramente i coglioni.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

QUESTO E' UNO DEI MOTIVI IN CUI VORREI UNA VERA RIVOLUZIONE PROLETARIA, MA SI POLE MORIRE DI LAVORO NEL' A.D. 2006?
ODIO IMMENSAMENTE CHI RISPARMIA SULLA SICUREZZA, QUEL GENERI DI RISPARMI SI CHIAMANO OMICIDI.

scoppe ha detto...

SCOPPE

scoppe ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Posso andare controcorrente?
è vero che la media di tre morti al giorno E' DISUMANA, è anche vero che molte delle morti sono da
lavoro nero, illegale e perciò senza
diritti e tuele.
Però.
1) spesso i lavoratori (quelli regolari) sono allergici ai DPI
(dispositivi protezione individuali)
previsti dalla 626/94; provate a vedere sui ponteggi quanti muratori
usano caschi,cinghie,scarpe antiinfortunistiche.
Lo stesso in fabbrica, c'è una superficilità, un modo di pensare
"così faccio prima", spaventoso.
2) le ASL, che dovrebbero intervenire sulle violazioni della 626 sono burocratizzate da far paura.
In ultima analisi per alcune violazioni c'è anche il carcere per
le aziende inadempienti, ma conosci qualcuno
che è andato in galera per inadempienza alla 626 (a meno che ci
scappi il morto, ovvio)?
Spesso alle imprese conviene
di più
pagare le multe che adeguare le misure
di sicurezza, e la sfangano così.

I risultati di tutto questo insieme di cose finiscono
in cronaca tutti i giorni.

doppiafila ha detto...

100 morti al mese sono davvero troppi... mi chiedo addirittura se non ci sia un errore di calcolo, o una metodologia che conta tra i morti sul lavoro anche un commesso viaggiatore che muore in un incidente d'auto...

Anonimo ha detto...

Ciao, nessun commento particolare all'articolo, volevo solo lasciarti due righe e la richiesta di farti vivo per lo scambio diari/appunti di viaggio di cui abbiamo discusso. La mia email amritsat@yahoo.com.