No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20060804

considerazioni


Vi avevo detto del corso per nutrizionisti di questo inverno, e della possibilità di andare in Malawi a dare una piccola mano. Per il momento, mi è stato chiesto dal Presidente della ONLUS di scrivere una considerazione sul corso concluso, da pubblicare sul sito dell'associazione, lo ricordo, www.pangono.org . Per voi, amici, in anteprima lo scritto. Accanto, la bandiera del Malawi, uno dei paesi più poveri del mondo.

Progetto Chikhulupiriro – Corso per volontari nutrizionisti

A chi non piace viaggiare? A pochi, credo. Viaggiare apre la mente, rende più tolleranti e aperti. Incredibile ma vero, nei mesi a cavallo tra la fine del 2005 e la prima metà del 2006, un gruppo di persone quanto mai eterogeneo, ha viaggiato rimanendo a Rosignano, in una sala adiacente la Chiesa di Santa Croce.


E’ stato un viaggio non facile, ma abbiamo avuto buonissime guide. Il viaggio è stato un corso per volontari nutrizionisti. Alcuni frequentatori del corso, a partire dal novembre 2006, andranno in Malawi a dare manforte al nuovo progetto della ONLUS Pang’ono Pang’ono: un centro di assistenza per bambini malnutriti. Questa, sommariamente, la cronaca.

E le sensazioni? Molte e diverse. E’ stato bello vedere negli occhi degli “insegnanti” e dei responsabili della ONLUS, la soddisfazione per la riuscita del corso: si aspettavano un calo di presenze drastico dopo i primi incontri. Non è stato così.

In certi momenti, è stato difficile trattenere le lacrime, in altri il disgusto. Le storie del dottor Frontini, le foto dei bambini, la morte raccontata fa paura ugualmente. E sconvolge.
E pensare che ancora non siamo partiti!

In altri momenti, è stato interessante, ma anche un po’ triste, scoprire che molte “trame” socio-politico-farmaceutiche non sono conosciute da tutti. Questo è il risultato della cultura della televisione.

E allora, parliamo a noi stessi col cuore in mano: siamo tutti, inconsciamente, occidentali (o “abitanti del primo mondo”, scegliete voi) con fortissimi sensi di colpa (e questo è un bene), ma ci stiamo spegnendo nel momento in cui accendiamo la tv. Abbiamo ancora una grande forza dentro, e allo stesso tempo abbiamo ancora tempo per perderci dentro gli occhi di un bambino.

Armiamoci solo di questa nostra forza soffocata dal consumismo, e partiamo. Non è la prima volta che viaggiamo, lo abbiamo già fatto con questo corso: sarà dura, ma ci verrà voglia di partire ancora.

Siamo ciò che diamo, non ciò che riceviamo.

1 commento:

garaz ha detto...

petto indice