No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20060625

applausi per Fibra


Nella melma italiana che emerge tra l'inchiesta sul calcio e quella sui videopoker e le "concussioni sessuali" a fini televisivi, mi colpisce il polverone sollevato su Cuore di latta di Fabri Fibra, da parte del presidente del Tribunale dei minori di Milano, Livia Pomodoro, alla quale oggi danno manforte nientemeno che l'avvocato di Omar, Lorenzo Repetti, e don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile di Milano.

Apprezzo quello che dice in risposta Fibra, e sto dalla sua parte. Alla sollecitazione sottopostagli (il Giudice Pomodoro dice che il tuo pezzo è "spazzatura pericolosa" e vorrebbe incontrarti per confrontarsi con te), Fibra risponde: "Il mio cd parla per me. Dunque non sono strumentalizzabile. E non ho tempo per incontrare nessuno". Tra l'altro, non siamo ai livelli di Sangue Misto, ma Fibra non è male, compreso il disco che include il pezzo "incriminato", "Tradimenti", uscito da poco.

Tra la fantastica ma suggestiva tesi dell'arbitro De Santis (la Juve avrebbe perso il famoso scudetto nel diluvio di Perugia facendo segnare Calori perchè l'anno prima aveva in pratica pagato lo stesso Calori per farsi autogol in Udinese-Juventus e consegnare lo scudetto alla Juve, e allontanare così i clamori e i sospetti), e lo stupore di Bergamo verso i Della Valle ("Ma come? L'anno scorso i designatori hanno fatto di tutto per farvi tornare in serie A e adesso farebbero di tutto per farvi retrocedere?"), l'Alitalia affonda.

Detto tutto questo, e ripetendo come ho fatto già altre volte da questo blog che morire per il lavoro è inaccettabile, soprattutto nel 2006, vi invito a leggere (come segnala anche l'amico Scoppe) qualche articolo sul nuovo lavoro del cineasta argentino Fernando Solanas, dal titolo Diario del saccheggio, e poi domandatevi cosa vi ricorda quella situazione.

Che dire. Applausi per Fibra.

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